lunedì, settembre 11, 2006

Allie in the States (with Diamonds?)

Eccomi di nuovo lontana da casa, di nuovo alle prese con una vita da ricostruire "from scratch", in una nuova città sull'altra sponda dell'Atlantico... e per l'occasione inauguro un nuovo blog. Naturalmente ripeto il disclaimer con cui avevo aperto il blog parigino: causa fasi alterne della grafomania della sottoscritta, non garantisco regolarità negli aggiornamenti! Prometto tuttavia abbondanza di pensieri (tendenzialmente sconclusionati) e immagini per documentare la nuova avventura overseas. Avventura che, come forse saprete, è iniziata in modo un po' rocambolesco con un'emergenza dentistica proprio la mattina della partenza, cosa che domani mi porterà ad affrontare il famigerato sistema odontoiatrico americano (ottimo, ma rigorosamente al di fuori delle coperture assicurative! Grr!).
Comunque a parte la partenza un po' tumultuosa le cose si stanno pian piano sistemando in quel di Boston. Ho passato un paio di giorni a casa di Channtal, amica di Penn (che per altro aveva fatto il suo Overseas a Bologna), poi il primo settembre mi sono trasferita nel nuovo appartamento. Il move-in è stato un po' problematico perchè la casa non era affatto pronta e painters & cleaners hanno lavorato intorno a noi ritinteggiando le pareti e pulendo l'immancabile moquette. Risultato: l'odore di vernice si sente ancora e ci sono voluti giorni perchè si asciugasse il pavimento - cosa che ha complicato ulteriormente le cose dato che la casa non era ammobiliata! Già, a quanto pare a Boston non si usa affittare abitazioni provviste di mobilio, cosa che genera un inutile dispendio di soldi e fatica ogni settembre. E non pensate che i prezzi rispecchino l'assenza del mobilio: tutt'altro, se la mia Philly era già cara, Boston è ancora meno economica! Fortuna che almento l'appartamento è molto bello, grande e luminoso (pure troppo, come al solito le tapparelle sono un miraggio, e soprattutto la porta-finestra lascia passare spifferi non indifferenti!), con due singole, due bagni (a me ne bastava uno... ma tant'è!), un ampio soggiorno e una cucina sin troppo grande per quel che cucineremo. Per gli scettici aggiungo però che abbiamo finalmente comprato e inaugurato un set composto da pentole, misurini, mestoli, tupperware e perfino un ceppo di legno con coltelli da cucina - lo Chef Tony ci fa un baffo, abbiamo avuto tutto per 19,99 $!
Per chi non lo sapesse, divido l'appartamento con Lindsay (foto a sinistra), altra amica di Penn che ha appena iniziato un master alla School of Law di BU (Boston University, mia prima scelta se mai farò domanda per l'anno prossimo). Finora ci troviamo bene, nonostante i ritmi di vita piuttosto differenti (ma lo so che è dura trovare qualcuno che si avvicini al mio stile!).
Casa nostra è su Commonwealth Avenue, praticamente al confine tra Boston, Brookline (una deliziosa neighborhood che inizia... dall'altro lato della strada!) e Allston (a ovest). Boston, come molte città americane, è costituita da una miriade di quartieri/paeselli attaccati l'uno all'altro. Unico neo: i trasporti pubblici sono tanto dispendiosi quanto mal organizzati!! La metropolitana, se non erro la più antica degli States (1897 o roba del genere!) ha pochissime linee su cui si muovono dei simil-tram che vanno sia sopra che sotto il suolo. Finchè va sotto si va abbastanza spediti, ma appena si esce ci vogliono secoli per fare due metri, un po' per l'enorme traffico e un po' perchè si paga il biglietto all'autista. Noi ovviamente abitiamo nella parte non sotterranea, quindi per muoversi da qui ci vogliono secoli. L'autobus è più comodo, ma passa quando vuole - l'altro giorno l'ho aspettato 45 minuti per andare a Cambridge (sede di Harvard e MIT, a nord, oltre il fiume Charles), quasi quasi facevo prima a piedi! Fortuna che almeno il supermercato è vicino a casa!
L'appartamento intanto prende forma, pian piano sono arrivati tutti i mobili che avevo ordinato (o raccattato da gente che voleva disfarsene!) e dopo aver fatto la piccola falegnamina per tutto il weekend (scrivania, libreria, sedia e cassettiera-da-131-viti!) ho una camera quasi completa e soprattutto posso finalmente svuotare le valigie!
Per fortuna ad aiutarmi nella transizione ci sono stati Stefano e i 2-3 amici di Penn che sono riuscita a rivedere: Channtal e Lindsay, ma anche l'insostituibile Margherita (con me nella foto a destra, da "Uno", pizza & grill), che come al solito si è sorbita i miei traslochi e non solo mi ha portato un pensierino da e di Penn (alla faccia di tutti gli studenti di BU, io ho la mia agenda Ivy! :-p), ma mi ha aiutata a trascinare piumoni, cuscini e quant'altro fino a rendere la mia stanza abitabile, e soprattutto mi ha tenuto compagnia per due bellissimi giorni (e mi ha accompagnata al negozio del tè!). Il secondo giorno siamo anche riusciti a incontrare Mike, che abitava al piano sopra al mio a Penn e che era qui per il weekend. Sede della reunion: Au Bon Pain, una catena di locali "da colazione" che adoro! Foto a sinistra: Ste, Mike & Allie.
Per il resto conoscere gente è piuttosto arduo, l'individualismo americano emerge in ogni attività e fondamentalmente non si è nessuno se non si ha un'organizzazione di riferimento, che sia un'università o una corporation. Comunque sono riuscita ad organizzare qualche cena e qualche uscita, un po' con i "compagni di classe" di Stefano, un po' con quelli di Lindsay e un po' con Katelyn, una ragazza che avevo conosciuto l'ultimo giorno a Penn! Poi ieri per caso ho incontrato al supermercato Josh, un altro ragazzo che abitava al piano sopra il mio e che ora fa un PhD qui!
Insomma, confido che pian piano il mio social network possa migliorare, anche se naturalmente quello bolognese è ineguagliabile... Per tutti quelli che mi danno per persa: confermo che invece continuo ad avere una gran nostalgia di casa e tanta voglia di tornare!!!!!!
Nel frattempo vedrò di fare del mio meglio per godermi il periodo qui, nonostante la tesi (in parcheggio ovviamente, sennò che studentessa last-minute sarei?!?) e il lavoretto che sto cercando. Devo ammettere che Boston ha un sacco di attrattive per turismo, shopping e anche nightlife (anche se tutto chiude alle 2 e se bisogna portarsi sempre dietro il passaporto!), come ho avuto modo di scoprire nel weekend.
Appena la mia macchina fotografica si deciderà a comunicare regolarmente col mio computer aggiungerò anche un po' di foto, nel frattempo mando un saluto a tutti e aspetto e-mail, sms, skype-chiamate, messaggi su msn, lettere cartacee... whatever!

Allie

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