martedì, aprile 29, 2008

I May Be Lost But I'm Not Hopeless

"My favorite songs they keep me company,
So many memories come down to this,
I may be lost but I'm not hopeless.

I heard that sound a mile away
I heard that sound a mile away
All those things I wish that I could say
I heard that sound a mile away
A mile away..."

Ecco una delle canzoni che mi tengono compagnia... in macchina, nell'iPod, in questi momenti di riflessione su tempi e luoghi... e si prega di notare il geniale cartello dell'autostoppista...

Wandering Allie




domenica, aprile 27, 2008

Did you say that yesterday or just right now?

"Looking back I can't recall, who was listening
When I used to walk the streets at night
Like a bird that used to sing, I was flying
I was happy all the time, and it's hard to look back

Better days and different ways I can't explain
Another song to sing it all was simplified..."

NUFAN, Room #19

Allie


Girl With Kaleidoscope Eyes

Beauty is in the eye of the beholder, dicono. Ma credo che nell'occhio senziente non ci sia solo la bellezza. A volte non so se è la mia vita ad essere davvero sfaccettata o se sono io stessa a percepirla e a renderla ancor più cangiante di quanto non sia. Mi è stato detto di recente che i miei occhi sono diventati più verdi. Un inconsapevole complimento, per me che ho sempre sognato che la gente si accorgesse che non sono castani (nè veramente biondi, come qualcun altro sostiene). Ma onestamente non credo sia vero. Mi pare invece di guardare costantemente dentro un caleidoscopio. Tutti i frammenti che costituiscono la mia vita, presente, passata e forse anche futura, si ridispongono costantemente secondo un disegno che a volte mi pare di comprendere, altre invece sembra seguire unicamente le leggi dell'entropia. Nel mio oscillare fra l'esaltazione e l'insicurezza cerco allora di assorbire il più possibile gli stimoli che mi si propongono, nella (vana?) speranza che un giorno tutto si metterà a posto da sè e nella (certo non vana) consapevolezza che la vita sia davvero un viaggio e non una destinazione e che sia importante ricordare a se stessi di vivere anche il tragitto.
Di viaggi per altro ne sto facendo molti, in questo periodo, reali e virtuali. Un pendolarismo che mi è sempre stato alieno, ma che ora mi fa scoprire un nuovo mondo, mi fa vivere nuove esperienze, mi fa persino apprezzare le ore di guida da sola ("Oh blimey!"). Già, io che guido in autostrada alle otto del mattino. Unbelievable. Oh, non crediate che non sia sempre in ritardo ugualmente, o che apprezzi i sorpassi ad alta velocità. Ma ci sono momenti in cui basta la canzone giusta per vivere un momento speciale. Bad Habit, che riscopro sempre come perfetta colonna sonora da guida (no, non ho intenzione di "wreck this fucker's ride" :-p); il buon vecchio Max, che mi fa pensare a tante cose e a un bel momento in macchina in direzione Aquafan, qualche anno fa, quando il mio mondo era tutto diverso; o magari la mia Mr Jones, guidando verso il tramonto.
E poi un tuffo nella Mitteleuropa che sognavo da tempo, una Vienna unica, che non dimenticherò facilmente. Dormire in treno in cuccetta - io che non prendo sonno neanche sul più comodo dei materassi. Mangiare una fetta di Sacher con la Principessa Sisi (con una sola s, checchè si pensi!), constatare che sì, è vero che il Danubio non è affatto blu, ma è sempre un signor fiume. Un getaway speciale in un momento in cui ne avevo bisogno.
Un'altra trasferta nell'hinterland milanese, qualche tempo fa, per gettare le basi per un primo, timido approccio al mondo del lavoro, quello vero.
E poi i viaggi in cantiere... l'America, in primis. Un rapporto difficile, ma pur sempre profondo. Non so che effetto mi farà, tornarci e decidere cosa fare delle cose che vi ho lasciato, rivedere luoghi e persone, sprofondare nella concretezza del mio mondo altro. So che in fondo in parte ne ho voglia, anche se implicherà un'ulteriore introspezione. Chissà se riuscirò a fare un salto a Philadelphia, mi sembra così tanto che non ci metto piede, anche se sono appena due anni. Ma per ora è tutto da organizzare... così come il Futuro, quello vero. Ho preso tante decisioni importanti quest'anno, ma ce ne sono tante ancora da prendere. Per il momento non ho nemmeno più voglia di pensarci. So che quello che sto facendo mi piace e mi sta fornendo un sacco di stimoli che potrebbero sia diventare un'occupazione pratica, sia adattarsi alla perfezione ai miei progetti di ricerca mai del tutto sfumati. Dove, ancora non lo so. Ma so che comunque andrà non sarà tempo sprecato. Energie ce ne vogliono tante, certo, per questo e per tutto il resto che sto cercando di tenere in piedi in questo periodo. Ma credo in quello che faccio, credo che siano cose importanti e che stiano dando forma alla mia vita più di quanto non sia successo in altri momenti. E allora si va avanti, magari a piccoli passi, inghiottendo rospi, a volte, ma anche godendosi le cose belle, che sotto sotto si trovano anche nelle giornate più difficili. Oggi per esempio ho fatto un paio di piccoli grandi passi per gestire situazioni problematiche, che mi hanno fatta star male non poco, ma che volevo fare da tempo e che mi hanno ricordato quanto sono e sono stata fortunata ad avere persone speciali nella mia vita. Ci ho messo un bel po' (di ore di non-sonno, chiaramente) a metabolizzare cose così intense dal punto di vista emotivo, ma credo di aver fatto la cosa giusta, anche a costo di essere completamente improduttiva per il resto della giornata. Ma tanto non era un giorno da Hermione Granger. L'ha detto anche facebook che in fondo in fondo sono più Ginny Weasley! :-) Di Ginny per altro mi piace la spontaneità, almeno per quel poco che ho letto/visto/ascoltato finora. Credo sia il momento di introdurne un po' di più anche nel mio modo di essere. Non credo di saper smettere di perdermi in mille riflessioni, di preoccuparmi per gli altri, di cercare di prevederne e ascoltarne le esigenze. Ma è ora di capire che di esigenze ne ho anch'io e che a volte è semplicemente giusto rispettarle per prima. Una di queste, forse la più importante, è stare bene con le persone che ho intorno. Non è sempre facile, non si può certo pilotare la gente o i propri legami e non ho alcuna velleità di cambiare chi mi circonda o di instaurare amicizie forzate. Ma sono stufa di logorarmi nell'impossibilità di starebeneebasta. Continuo a non capire perchè a volte si debba complicare tutto apposta, o magari anche inconsciamente, ma comunque in modo decisamente controproducente. Ma arriva il momento di prendere atto del fatto che non sempre i problemi di questo genere si possono risolvere da soli. Ovvio, non smetterò di fare tutto ciò che è in mio potere per migliorare le cose, però in questo momento credo di aver solo bisogno di quality time con le persone che mi fanno sentire bene davvero. E ce ne sono, grazie al cielo. Probabilmente meno che in altri momenti, ma ce ne sono, e se il resto non va tanto vale concentrarsi sulle persone positive e ringraziare chi le ha messe sul nostro percorso. Qualcuno che già si sapeva amico fidato, ma che in queste lunghe notti si è rivelato ancora più prezioso. Qualcun altro per cui sono stata male in molte occasioni, proprio in virtù dell'affetto che mi lega a lui, ma che lunedì scorso con un semplice gesto mi ha regalato una finestra su un mondo di cui avevo una nostalgia di cui io stessa non capivo l'entità. E qualcun altro ancora che nell'ultimo periodo non ho potuto avere vicino come in passato, ma con cui non vedo l'ora di trascorrere un po' di tempo nei prossimi giorni.
Illusa? Sognatrice? Inguaribile idealista? Che dire se non"d'altra parte è così".

Allie