lunedì, ottobre 30, 2006

" There was a game we used to play..."

...We would hit the town on Friday night
And stay in bed until Sunday
We used to be so free

We were living for the love we had and
Living not for reality
It was just my imagination..."


-The Cranberries, "Just My Imagination"

Ovvero: ho passato due ottimi weekend... ma è tempo di ritornare alla realtà e cominciare a darsi da fare sul serio! Ovviamente la mia vita-in-una-nuova-città si ripete come da copione (Philly esclusa... ma Philly è Philly!): mi lamento che non riesco ad ambientarmi e quando le cose cominciano a filare per il verso giusto mi rendo conto che ho troppo studio arretrato per godermi le nuove amicizie e le opportunità di svago ed esplorazione che si prospettano! Ma stavolta mi impegnerò per cercare una via di mezzo! Anyway, andiamo con ordine: innanzitutto giovedì della settimana scorsa mi sono regalata un pomeriggio di shopping con Sita pro-guardaroba-invernale. Missione compiuta... pure troppo! Mannaggia a H&M (Fra & Chy, vi aspettoooooooooo!!). Dopo aver portato a casa pacchi e pacchetti mi sono fiondata al corso di yoga, tornando giusto in tempo per Grey's Anatomy... la vera appassionata è Lindsay, ma si sa che per me è dura dir di no a un telefilm! Quella sera si è unita a noi anche la nostra vicina, Merry ("Mary?" "No, Merry, like Merry Christmas!" - presumo venga da Meredith...), un personaggio davvero esilarante. Spettacolare l'interazione fra lei che è così "diretta" e Linds che invece è tutta sorrisini e mezzi termini! Venerdì serata bowling da Jillian's, vicino a Fenway... ma altro che locale per teenagers come da noi, era un posto molto "ambient" (la Monny direbbe chill-out... ma anche fashion!), con buttafuori e controllo documenti all'ingresso. Il bowling comunque non fa decisamente per me, ma l'atmosfera era notevole, con lampadari che sembravano fuochi d'artificio (foto a destra). Più tardi è arrivato anche Stefano (notare la felpa di Penn, che ha permesso a Katelyn di individuarlo subito nella folla senza averlo mai conosciuto!). Dopo aver appeso al chiodo le scarpette da bowling (meno male!) ci siamo spostati in un pub vicino, Jack Ivory. Definirlo piano bar fa un po' demodé, ma in fin dei conti è proprio quello che è, solo che la musica è rock e i pianisti sono dei veri entertainers! Foto a destra: Beth, Jacinta, Michaela semi-nascosta (che ha alle spalle una lunga storia con un torinese!), Lindsay, Allie (ma dai?!). Alla "night out" di venerdì è seguita una serata tranquilla sabato sera (post-piscina però! Mi sto impegnando!), quando le amiche di Lindsay sono venute da noi a vedere un film. A parte il fatto che Stefano era molto felice di trovarsi in mezzo a un gruppo di sole ragazze... fra cui c'erano ben due coppie ;-p , il film, che nessuno di noi conosceva, si è rivelato un'ottima scelta: "Happy Endings", in cui varie storie apparentemente indipendenti diventano i tasselli di un puzzle perfettamente ricomposto. Una Lisa Kudrow che non riuscivamo a non vedere come Phoebe, ma che in un certo senso era una Phoebe al contrario (non dico nulla per non rovinare la sorpresa a chi deciderà di vedere il film), una Maggie Gyllenhaal indecisa fra padre e figlio, un massaggiatore/"sex-worker" messicano che non vinto la sua Green Card alla lotteria (ma la mia continua a non arrivare, quindi farei meglio a star zitta! Grrr!) e una galleria di personaggi con le più svariate idiosincrasie, di intricate relazioni gay, di figli perduti e figli ritrovati. Il tutto incorniciato da esilaranti didascalie che comparivano frequentemente a illustrare la successione temporale e a commentare con tono scanzonato l'indagine sui mille volti dell'amore, sul senso della famiglia, sull'imprevedibilità della vita. Proprio un bel film, che è riuscito persino a strappare il povero Stefano ai temibili problem sets sotto cui era sepolto (primo midterm in arrivo!).
La domenica è trascorsa fra studio e application, ma la sera sono andata a prendere Francesca P., arrivata da Philadelphia via New York. E' buffo incontrare da vivo qualcuno che si conosce solo attraverso qualche conversazione telematica (mi aveva contattata prima della sua partenza da Bologna per un semestre a Philly), ma devo dire che mi sono trovata davvero bene, Francesca è proprio simpatica e in due giorni di sightseeing, camminate e tisane notturne abbiamo scoperto di avere un sacco di cose in comune. La prima sera abbiamo fatto una lunga passeggiata a Back Bay, il giorno dopo invece un po' di giri downtown) in cerca di souvenirs e una lunga sosta da Borders con interminabile scambio di preferenze letterarie. Per la cronaca: sto poi leggendo "Orgoglio e Pregiudizio"! Foto a sinistra: Boston Harbor; foto a destra: Old State House, del 1713 - il più "antico" edificio di Boston, che sopravvive imperterrito in mezzo ai grattacieli. Il 18 luglio 1776 i bostoniano si radunarono sotto il balcone bianco che vedete per ascoltare la prima lettura pubblica massachusettsiana della Dichiarazione d'Indipendenza. (Pillole di storia... Boston ne è così orgogliosa che mi tocca inserirne qualcuna qua e là!).
Martedì sono tornata alla mia attività preferita: inseguire i dentisti! Missione fallita, ma ci torno domani... sigh! In compenso ho preso un tè (al gelsomino!) con Tony, l'amico di Sage (amica di Vincenzo) che insegna "filosofia" ai bimbi dell'asilo! Dopodichè... missione costumi di Halloween! Io e Lindsay ci siamo avventurate in questo Garment District di cui tutti cantavano le lodi... e a ragione! Era stracolmo di vestiti e accessori fantastici e ne siamo uscite stracariche! Per Lindsay tutto in rosa, mentre io ho puntato sul nero (dopotutto è Halloween!) per crearmi una tenuta da dark fairy: ali, coroncina, bacchetta magica e simil guanti di tulle fino al gomito! E visto che Halloween è un buon momento per sforzarsi di fare cose che non si farebbero normalmente, ho comprato anche una gonnellina rosa (uguale a quella di Lindsay! Costume completo: foto a sinistra). Ma non solo: durante il primo party (giovedì) mi sono avventurata sul cubo con ben due drinks in circolo... e chi mi conosce sa che *non* è nel mio stile! :-) (Foto a destra, con Kathryn e Linds). La festa era organizzata dalla School of Law di BU e ho avuto modo di constatare che il detto "work hard, play hard" si addice moltissimo ai futuri avvocati! Fra l'altro praticamente tutti indossavano un costume, dai più banali emuli di Superman e di Jack Sparrow fino alla coppia Pitt-Jolie (con tanto di bambolotti al seguito), al Papa e a Buddy Holly. Il locale ("The Big Easy", che volevo vedere da tempo) era molto carino, in stile New Orleans - perfetto per una festa in maschera! Foto a sinistra: Sita, Allie, Linds.
Venerdì sera festa a casa di Michaela a Brighton; pe
r l'occasione ho sfruttato nuovamente il nuovo forno per preparare una torta rigorosamente halloweeniana (solo in America si trovano gli M&Ms nei colori delle varie ricorrenze! Foto a destra).
A s
inistra foto di gruppo: Jacinta, Ann, Mel, Lesley, Lindsay, Mandy, Michaela, due illustri sconosciute; in basso io, Kathryn, Ruha e Andrea. Due considerazioni sorgono spontanee: 1) che ci faccio io in un gruppo di sole donne? 2) Tutti quelli che si lamentano che non ho mai amiche da presentare sono invitati a venirmi a trovare! :-)
Sabato sera: dinner party a casa di Mel (detto così sembra che la conosca da una vita, ma l'avevo vista solo la sera prima... è lei che ci tiene a farsi chiamare così!), dove fra l'altro ho conosciuto una ragazza che a Berkeley è stata compagna di liceo di Magda, la mia coinquilina di Penn!!! Dopo la cena ci siamo spostate a casa di Josh, che ho finalmente rivisto dopo due mesi e che aveva organizzato una gran bella festa con i suoi coinquilini. Foto a destra: Allie, Josh, Linds.
In tutto questo bailamme ho cercato di incastrare un po' di tempo per tesi, applications e il nuovo corso di sceneggiatura... ma gestire tutto è piuttosto complesso, quindi temo che sia giunto il momento di impegnarsi sul serio! Oggi ho gettato le basi fotocopiando libri su libri a Harvard (sono andata a trovare Stefano per impedirgli di soccombere sotto il peso dei quattro cavalieri dell'Apocalisse: macro, micro, statistica e teoria dei contratti... mmmh! God bless literature!!); da domani però si lavora sul serio... a parte ovviamente il dentista!

Allie

PS: A proposito di "game we used to play"... grazie alle mille maratone horror di questi giorni, oggi mentre "cucinavo" ho finalmente visto un pezzo de "La Bambola Assassina" ("Child's Play")... ma quanto a incubi d'infanzia nulla batte "It", di cui ieri (sempre mentre cucinavo) ho rivisto una parte... certo che in lingua originale fa tutto un altro effetto, spettacolari le gag di Beep Beep Richie (un giovanissimo Seth Green, ben noto ai "fan di BTVS", come direbbe Charro! Solo che in "It" il licantropo se lo trova davanti!). Eppure in qualche modo "They all float down here" non ha lo stesso effetto di "Galleggiano tutti qui sotto"... chi ha visto il film da bambino mi capirà!

PPS: Piccia rischia di perdere il primato di presenza... sono in ascesa il Vet, Thomas e Pietro (ce l'abbiamo fatta finalmente!!), costanti ma sempre gradite la Lu, Lisa (a Torino non si dice "la Lisa" :-) ) e Margherita (nemmeno a Busto si dice "la Margherita"! E a Minneapolis? :-p), apprezzatissimi il ritorno di Edoardo (coraggio, mal comune mezzo gaudio... o no?!?) e le new entries della Susy e della Vale (Spagna in rialzo!), nonchè di Dave, finalmente su MSN! Grazie a tutti, davvero!!

martedì, ottobre 17, 2006

Fall, Foliage and Films

Finalmente il tanto elogiato autunno del New England comincia a farsi vedere... non che il vento freddo mi faccia piacere, ma lo spettacolo del cosiddetto "foliage" è davvero notevole! Purtroppo in città non lo si nota molto, vista la penuria di vegetazione, specialmente lungo la mia trafficatissima strada, ma se non altro ho trovato un lato positivo nella mia ennesima spedizione dal dentista (finirà mai questa storia?) di sabato mattina! Ovviamente ne ho approfittato per immortalare un altro paio di scorci di Newton, che continua a piacermi moltissimo, sia per le case sia per la nuova tavolozza autunnale. Fra gli scatti troverete anche un segno dell'avvicinarsi di Hallowe'en e uno dei miei (rarissimi) ritratti "faunistici" (per quanto i lepidotteri non rientrino nell'immagine che generalmente si associa al termine "fauna"!). Notate anche la casetta "di zucchero" sulla destra, ancora più suggestiva di quella azzurrina di cui mi ero innamorata l'altra volta! La spedizione comunque mi ha permesso nell'ordine di fare la spesa in un supermercato biologico (sic!), di procurarmi finalmente un tappetino per il bagno (2$!) e di scoprire che l'antibiotico prescrittomi dal suddetto dentista e ovviamente non coperto dall'assicurazione costa OTTANTACINQUE dollari! Fortuna che avevo portato una scatola di Zimox proprio per queste emergenze... tsk! Maledetto sistema dentistico americano!
Comunque nonostante tutto ho passato un weekend molto piacevole; venerdì sera sono stata ad un aperitivo in un Irish pub in centro (McFadden's, che a quanto pare dev'essere piuttosto trendy, visto che era affollatissimo) dove ho conosciuto varie persone simpatiche (e bevuto un vodka-cranberry! Visto? Mi sto impegnando!). Poi Stefano mi ha raggiunta per portare a termine la missione cinema, preceduta da una "cena" da Dunkin Donuts... bisognerà intensificare il workout questa settimana! Volevo vedere il nuovo film di Scorsese, "The Departed", che fra l'altro è ambientato a Boston, o almeno ripiegare su un horror in onore del venerdì 13, ma sia la prima scelta, sia "The Grudge 2" (ma ne sarebbe valsa la pena?) erano sold-out, quindi alla fine abbiamo optato per "Little Miss Sunshine", la cui trama è tecnicamente incentrata su una bambina che sogna di vincere un concorso di bellezza... in realtà il film esplora la dimensione di una famiglia altamente dysfunctional e della convivenza forzata dei vari personaggi durante una sorta di road trip (su un pulmino rigorosamente scassato) verso la California, ove si terrà il concorso del titolo. Padre fautore di un programma per diventare "vincenti" in nove tappe, nonno pornofilo e scurrile (ma schietto e acuto), zio reduce da un tentativo di suicidio, figlio quindicenne che ha fatto voto di mutismo fino all'ammissione alla scuola per piloti, madre che tenta di tenere insieme il tutto... e naturalmente la piccola Olive, convinta di vincere il concorso dei suoi sogni, ma certo lontana dalle Barbies contro cui si trova a competere. Commedia, sì, ma riso in parte amaro e in parte sarcastico, con critica (non troppo originale) al mondo dell'apparenza e spunti (decisamente più interessanti) per riflettere su come ciò che si vuole veramente condiziona la nostra vita. 7/10, direi; risvolti della trama e "morale" piuttosto prevedibili, ma approccio interessante e attori molto convincenti.
Sabato sera pensavamo invece di esserci lasciati alle spalle il mondo di celluloide, invece la nostra serata è stata allietata dai racconti assolutamente da film di Jason, un ragazzo dello Utah; il mondo dei Mormoni (con tutto il rispetto, anche se personalmente non credo di conoscerne nessuno) non mi era mai stato dipinto in toni così esilaranti! La serata comunque è stata davvero carina in generale; eravamo ad una festa organizzata da un compagno di Stefano, Tom, e dal fratello di quest'ultimo. Splendida casa, ottimo cibo e gente simpatica, il tutto coronato dal filmino di Stan (l'olandese) ubriaco fradicio, gelosamente conservato nella macchina fotografica della sottoscritta... è bello vedere le due facce dei dottorandi!
Ieri serata soft, abbiamo tentato di vedere un vecchio film di Tim Burton (Pee Wee's Big Adventure), ma la sua assurdità non ci ha convinti, così abbiamo ripiegato su Tru Calling, mia fissazione di questo periodo (Charro: so che solo tu mi capirai!)... e a questo proposito ringrazio Ste che voleva regalarmi il cofanetto della seconda serie e l'aveva ordinato su Amazon, senza sapere che io avevo fatto esattamente la stessa cosa nello stesso momento!
Ieri sera una Lindsay stranamente propositiva avrebbe voluto cenare fuori, così abbiamo rimediato oggi andando da T. Anthony's (un'istituzione per gli studenti di BU... in realtà è un semplice diner) con Katelyn (che non vedevo da un sacco) e Sita, una delle ragazze che ho conosciuto venerdì e che fortunatamente abita qui vicino. Dopo cena io e Sita siamo andate a bere qualcosa al Sunset Bar, a Allston (ovvero a pochi minuti a ovest di casa mia!); serata deliziosa, mi sono trovata molto bene e forse ho persino reclutato una workout buddy! Nel frattempo però prevediamo una spedizione shopping in vista del freddo in arrivo... cosa che mi fa pensare che sarebbe anche ora di rintanarmi al calduccio sotto il mio piumone lilla!!
A presto,

Allie

PS: Ovviamente glieli ho già fatti via telefono, Skype e e-card... ma rinnovo gli auguri a Margherita per ieri!!

domenica, ottobre 15, 2006

Comunicazione di servizio: i commenti.

Da questo momento per commentare il mio blog non serve essere registrati (grazie Ste!). Quindi... non avete più scuse!
Allie

venerdì, ottobre 13, 2006

Alice in Wonderland

Dopo 25 anni di battute ormai trite e ritrite sul mio presunto domicilio nel Paese delle Meraviglie... ecco che finalmente sono riuscita a trovarlo! In realtà Wonderland di meraviglioso conserva ormai ben poco: un tempo sede di un parco di divertimenti, oggi ospita soltanto un... cinodromo per le corse dei levrieri! Mah! Comunque il posto si raggiunge comodamente con la metropolitana (superato l'ostacolo della linea verde, la mia, le altre linee funzionano decisamente meglio), procedendo verso nord oltre il Charles River. La foto è stata scattata da Vincenzo (foto a destra), che finalmente è riuscito a venire a trovarmi e con cui ho trascorso un bellissimo weekend di vacanza. Mentre aspettavo il suo arrivo sabato sera (rigorosamente con i bus di Chinatown!) sono andata a Cambridge a prendere Stefano a una festa organizzata a casa di un suo professore... già, perchè qui i docenti prendono spesso simili iniziative, portando i nuovi studenti a pranzo o, come in questo caso, invitandoli a casa loro per conoscerli meglio. Al party presenziava anche un altro professore che ha quasi rischiato di vincere il Nobel, assegnato poi appena due giorni fa ad un professore di Columbia... è sempre incredibile pensare di stare conversando amabilmente con personaggi di tale calibro! Dopo il party Stefano mi ha gentilmente accompagnata a prendere Vincenzo, per poi lasciarci downtown, con destinazione Quincy Market. Scelta ricaduta su un pub irlandese, Durgin Park; molto carino, peccato solo che come al solito la live band abbia smesso di suonare nel momento in cui ci siamo seduti!
Il giorno dopo il giro turistico è iniziato appunto da Wonderland, o meglio dalla vicina Revere Beach, davvero incantevole, soprattutto quando il tramonto ha colorato tutto di rosa (foto a sinistra)! E intanto scorrevano fiumi di parole, era un sacco di tempo che dovevamo aggiornarci e le cose da dire non finivano mai... grazie, davvero...
La sera abbiamo cenato in un ristorante vietnamita di fianco a casa mia, poi una compagna di corso di Vincenzo, Sage (Salvia: visto che c'è qualcuno che si chiama davvero così all'anagrafe? :-) ) è venuta a prenderci e ci ha portati a casa di due suoi amici d'infanzia, a Newton (il paesino del dentista!). A parte la constatazione che coi mezzi pubblici ci vuole almeno un'ora mentre in macchina bastano dieci minuti per arrivarci, devo dire che la serata è stata proprio carina, sia Sage che i suoi amici sono davvero simpatici; fuocherello nel backyard, narghilé e birra (o tè, visto il clima non proprio estivo... e i gusti della sottoscritta). Un po' di perplessità quando uno sconosciuto vicino anzianotto, un po' sordo e un po' molto ciccio (ok, era enorme!) è venuto nel loro giardino (non c'era nessuna rete) e si è messo a raccontarci barzellette assurde,
ma alla fine ci siamo divertiti! Il giorno dopo era Columbus Day, festa nazionale; contavamo sulla parata, ma a quanto pare quest'anno l'hanno fatta di domenica, ma alla fine abbiamo sfruttato l'opportunità di visitare il Museum of Fine Arts (normalmente costa 15$!) e sbirciare brevemente dentro l'Isabella Stewart Gardner Museum, architettonicamente notevole (soprattutto il cortile interno coperto, stile serra) e organizzato non per date, non per autore ma per favorire l'apprezzamento incondizionato dell'arte. Da lì, camminando attraverso varie università (pillola di cultura: a Boston ce ne sono circa 40!), abbiamo raggiunto la metropolitana che ci ha portati a Charlestown, primo insediamento dei coloni inglesi. Sobborgo non particolarmente originale, ma tranquillo e piacevole; salendo sulla collina siamo arrivati all'obelisco che costituisce il monumento alla battaglia di Bunker Hill (foto a destra), per poi ridiscendere verso il porto e ammirare la USS Constitution (foto a sinistra), una delle prime navi da guerra della marina americana. Charlestown è letteralmente dall'altra parte del fiume (come Cambridge e altri paesini), quindi ci è bastato riattraversare il Charles (foto a destra: Zakim Bridge) per arrivare a North End (la zona italiana), scovare il bar dei parenti della Lu (pazzesco!) e andarci a mangiare una pizza gigante (foto a sinistra). Dopo cena siamo tornati a Quincy Market, sostando per un po' ad ascoltare un cantante-chitarrista che suonava in un pub (e che mi ha inconsapevolmente regalato "Every Rose Has Its Thorns", canzone dei Guns N' Roses che adoro!) e facendo poi un giretto a Boston Common, il primo parco pubblico degli States (che ci volete fare, i Bostoniani ci tengono ai loro records!). Nei pressi del parco si trova la Massachusetts State House, che illuminata fa una discreta figura (foto a destra).
Insomma, un bel weekend pieno di sightseeing & meaningful conversations, ma poi la vacanza è finita ed è giunto il momento di impegnarsi sul serio! Al momento sono alle prese con i vari certificati per le applications... non oso pensare a quando comincerò a scrivere i writing samples! Per dare una regolata ai miei ritmi di scrittura, ma anche e soprattutto per capire se è davvero la mia strada, ieri ho iniziato un corso di sceneggiatura... finora sembra bello, anche se tosto... vedremo! Intanto tengo botta coi miei corsi di yoga e mi preparo a un altro bel weekend, con impegni vari ma anche qualche momento di relax, ad iniziare dal cinema di domani sera con il povero Stefano redivivo dopo una settimana massacrante (luci ed ombre del dottorato...).
Chiudo quindi questo post, anche perchè sarebbe il caso di metter da parte qualche ora di sonno!
Allie

sabato, ottobre 07, 2006

...Johnny Quest thinks we're what?!?

"Is it the same routine
or just my fucked up dreams
that keep me walking mindless all the way?"
- LTJ, "Automatic"

... Ebbene sì, sono riuscita ad andare a vedere i "miei" Less Than Jake! Prima di tutto un enorme grazie al povero Stefano che mi ha (di nuovo) accompagnata nonostante lo ska non sia propriamente il suo genere... per fortuna a fine serata ha ammesso che i LTJ non erano male! In effetti anche secondo me il concerto è stato migliore di quello che abbiamo visto a Philly: il locale era abbastanza grande (nei giorni in cui non ci sono concerti è una discoteca... mi ha ricordato il concerto dei Lagwagon al Tempio 5-6 anni fa, per chi c'era), l'acustica era piuttosto buona e i LTJ hanno suonato un sacco! Prima di loro c'erano altre tre band, ma abbiamo fatto in tempo a sentire solo i Catch 22 (non male, ma nemmeno eccelsi). I LTJ hanno messo in piedi un bello show, con varie gag e una ruota gigante con cui sceglievano le canzoni; in realtà metà concerto è stato dedicato all'esecuzione integrale di Losing Streak, scelta forse discutibile visto che l'album nuovo è uscito da pochi mesi e magari alla band conveniva promuoverlo meglio... ma whatever, Losing Streak è il mio album preferito, quindi non potevo che esserne felice! Poi hanno suonato anche altre due canzoni a me molto care, "History of a Boring Town" e "Look What Happened"... en plein! Unici lati negativi della serata: merchandising pietoso, tranne una borsa di tela (tote bag, nella foto) che ho comprato, e niente macchina fotografica, che ho lasciato a casa per via dei controlli (in effetti ci hanno praticamente perquisiti, e come al solito hanno scrutato sospettosamente il mio burro cacao!). Avevo con me il cellulare nuovo (quando si sottoscrive un contratto i costi del cellulare sono quasi irrisori), ma la qualità è molto bassa e non so nemmeno come trasferire le foto sul computer, non avendo cavi o porte infrarossi. Vabbè che immagino che comunque le foto interessino a pochi, e anzi probabilmente mi sono dilungata fin troppo a parlare della serata... ma era un sacco che non andavo a un concerto e per giunta quello di ieri è stato proprio bello, cosa che mi ha rimesso di buonumore dopo una settimana con vari ups & downs. Ci sono però stati anche momenti molto belli, per esempio mercoledì sera io e Stefano siamo usciti con Valentino, compagno di liceo del mio amico Pietro e graduate student di matematica a Harvard. Ottima serata in due locali di Cambridge, il secondo dei quali decisamente "all American"! Stasera invece siamo stati a festeggiare il compleanno di alcuni compagni di corso di Stefano (Stan, il ragazzo olandese, più altri 2-3 che non conosco molto) in un ristorante brasiliano all-you-can-eat, dove i camerieri passano con degli enormi spiedi da cui tagliano ogni tipo di carne (Monny: tipo il Charro Café dove abbiamo festeggiato il tuo compleanno qualche anno fa!); poi siamo finiti a bere qualcosa con Steve (altro compagno di Stefano; foto a destra) in un pub lì vicino, il Thirsty Scholar, molto carino! Nella foto a sinistra potete vedermi con la mia Amstel Light... naaaah, lo ammetto, è sidro! Al ritorno mi sono arresa e ho preso un taxi, un po' perchè non è una zona raccomandabile per una ragazza da sola (non che sia particolarmente malfamata, ma ci sono lunghi tratti in cui non passa anima viva), e un po' perchè all'andata ho cercato di spostarmi coi mezzi pubblici e ho finito col camminare per un'ora e mezza perchè non passava nessun autobus!!! Grr... più passa il tempo e più detesto l'MBTA (Massachusetts Bay Transit Authority), gli autobus sono inaffrontabili e la metro non è molto meglio! Oggi ho scoperto che ci sono solo 4 autobus che fanno il tragitto del 66, la linea che va da casa mia a Cambridge; considerando che ci vorrà almeno un'oretta da capolinea a capolinea, capisco perchè non passino mai!! Vabbè, vorrà dire che anche oggi ho avuto il mio workout... la missione fitness prosegue, anche se con risultati meno eclatanti della settimana scorsa. Sono stata di nuovo al corso di yoga (la lezione peggiore della mia vita, tenuta da una pazza indiana invasata che ci faceva respirare in stile mantice... altro che rilassamento, un nervoso!) e ho avuto la mia seconda (e ultima) session gratuita con la personal trainer che mi ha letteralmente distrutta! Ma non mi arrenderò e proverò a tornarci domani, prima che arrivi Vincenzo - già, perchè alla fine non andrò io a New York (per ora...), ma sarà lui a venirmi a trovare! Un po' di aria di casa in questa "fredda terra straniera", per dirla coi Modena City Ramblers. :-) A proposito, aspetto notizie dalla mia Bologna... Piccia continua a vincere il premio costanza, ma un ringraziamento va anche alla Dani che mi insegue su Skype (scusa per oggi, stavo litigando con l'asciugatrice!), a Margherita che è sempre presente dal gelido Minnesota, a Thomas, la cui seconda missiva cartacea (sic!) è arrivata proprio oggi, alla Silvia S, che trova il tempo scrivermi fra lezioni, tirocinio e lavoro, e ovviamente alla Chy, con cui ho sostenuto un'assurda conversazione a gesti via webcam! Everyone else... start writing!!
Chiudo con un'immagine di ciò che si vede dalla mia terrazza all'alba... perchè non ho perso l'abitudine degli all-nighters, ma anche perchè la vista non è male se ci si concentra sul cielo e sullo sfondo e si ignora l'orribile tetto del palazzo di fronte!

Allie
PS: Sellouts. ("Johnny Quest thinks we're sellouts, sellouts...")

martedì, ottobre 03, 2006

"I'm going down to South Park..."


Ecco come sarei se fossi stata disegnata da Matt Stone & Trey Parker. http://www.sp-studio.de/ , se volete dilettarvi anche voi con l'ennesima attività di procrastinazione! Per la serie mi ero riproposta di concentrarmi sulla tesi... vabbè, oggi ho studiato un bel po' in fin dei conti! Al momento sto facendo una pausa con "Meet Me in St Louis"... Jo e Monny, ve lo ricordate? Resta sempre un ottimo feel-good movie... anche se fa venire un po' di nostalgia di casa ai poveri expatriates ("Don't tell me the lights are shining / any place but there..."). Per il resto nulla di nuovo, ma domani vado a parlare con il professor Bernstein, responsabile del programma di Screenwriting di BU... speriamo che mi illumini!

Allie

lunedì, ottobre 02, 2006

"Wake Up and Smell the"... Tea!

Ok, settembre è finito e in base ai precedenti posts sarebbe ora di svegliarsi... chissà cosa riserverà questo nuovo mese, a parte l'arrivo di Halloween (come se nei negozi non ci fossero già zucche e decorazioni da almeno due settimane!). Nel frattempo (ovviamente sotto l'influsso del tè, e non del caffè come vorrebbero i Cranberries) mi sto impegnando davvero per darmi un po' da fare, sia per la tesi sia per il colloquio (o i colloqui, non ho ancora deciso cosa fare con Princeton Review!) di questa settimana. Sto anche continuando ad andare in palestra, oggi ho persino avuto una session di personal training! Ok, solo perchè avevo due ore comprese nella quota d'iscrizione! Poi mi sono fermata nella "cardio room" e mentre arrancavo sul tapis roulant ho dato un'occhiata ai programmi in tv... c'era un terribile reality show intitolato "Celebrity Fit Club", dove un gruppo di ciccioni (ok, non è politically correct ma rende bene l'idea) deve perdere peso sotto l'occhio vigile di un team di esperti (e quello morbosamente curioso dei telespettatori). Pensavo che i vari Grandi Fratelli toccassero il fondo... invece si può ancora scavare! Tutti lì a crocifiggere una poveretta che aveva perso solo una libbra invece di quattro! Bah, America... però devo dire che mi ha ispirata a resistere nella corsa, anche per pareggiare i conti dopo la botta calorica di ieri. Questo weekend la migliore amica di Lindsay (Alexis) e il suo ragazzo (Chris) sono venuti a Boston, quindi anche io e Lindsay ne abbiamo approfittato per fare le turiste... cominciando da un meraviglioso brunch a base di cioccolato! C'era di tutto, dalle crepes al cacao ai budini, dalla fonduta alla Sacher... ma il pezzo forte era sicuramente la chocolate fountain che vedete qui a sinistra, con Lindsay in brodo di giuggiole di fianco. A destra invece potete vedere Lindsay, Alexis e Chris prima dell'inizio del lauto banchetto! Dopo pranzo comunque abbiamo compensato con una lunga camminata alla ricerca della nave del Boston Tea Party... peccato che una volta arrivati a destinazione abbiamo scoperto che il brigantino è stato incenerito da un fulmine poco tempo fa! Vabbè che era comunque una replica, ma mi sarebbe piaciuto vederla! Comunque abbiamo continuato a camminare su Atlantic Avenue, che, com'è facile intuire, si snoda parallela all'oceano. La zona è davvero bella e il bel tempo ci ha permesso di godercela e di fare un po' di foto, che potete vedere qui a fianco. Le nuvole potrebbero ingannare... ma dovreste vedere quelle *vere* che hanno portato il temporale e il cielo plumbeo di oggi! Notate l'onnipresente Star-Spangled Banner nella foto a sinistra... ma a Boston forse si può perdonare il patriottismo, in quanto culla dell'indipendenza americana (insieme alla mia Philly, ovviamente!).
La passeggiata è proseguita nella zona del porto, dove si trovano i traghetti per Salem e Cape Cod (DEVO andarci prima o poi!) e il New England Aquarium, nonchè una meravigliosa scultura che rappresenta un gruppo di delfini (e chi ha messo piede in camera mia sa quanto io adori questi animali!). Ovviamente non poteva mancare la foto di rito...
Non c'è che dire, Boston è davvero una bella città e quando circostanze avverse (leggi: impegni, mezzi pubblici e maltempo) non si mettono in mezzo è davvero un piacere girovagare per la città, sia di giorno, sia di sera, come abbiamo fatto io e Stefano venerdì. La serata è stata tutta diversa da come avevamo pianificato, alcuni suoi amici dovevano raggiungerci downtown ma non sono mai arrivati. Sul momento eravamo un po' scocciati perchè li abbiamo aspettati all'aperto e l'autunno incipiente si è fatto sentire (un vento gelido odiosissimo!), ma ex post posso dire che è stato proprio bello passeggiare per la città illuminata! A sinistra potete vedere Quincy Market, un edificio in granito che un tempo ospitava il mercato e oggi somiglia molto a Covent Garden, per chi conosce Londra. Bancarelle e negozi iperturistici, ma con qualche spunto interessante (grazie alle profonde influenze irlandesi sulla cultura locale, finalmente sono riuscita a ricomprare il claddagh, l'anello di cui piangevo la scomparsa da due anni!). Insomma, un weekend pieno e divertente, con turismo, fitness (già, perchè sono andata in palestra anche venerdì pomeriggio... 5 volte in una settimana, non succederà mai più!), uscite e per concludere un party a casa di Channtal ieri sera. Poca gente, ma simpatica, fra cui due ragazzi brasiliani che raccontavano aneddoti esilaranti (con un accento incredibilmente divertente, per altro: immaginate Altafini che parla in inglese, ripetendo in più ogni due secondi "My Jeeesus Chriiist"). Speriamo che il trend positivo continui, intanto mi preparo ad affrontare una settimana piuttosto piena e mando un saluto a chi legge queste righe e un abbraccio speciale alla Chiara che sta mostrando tutta la sua grinta in questo periodo pesante!
Allie

PS: Altra chicca del weekend... due rigori di Oddo, ma anche il ritorno al gol di Montella... non fantagioisco particolarmente, ma è bello vedere l'Aeroplanino di nuovo in volo! :-) (Foto di virgilio.it)