mercoledì, dicembre 24, 2008

Le cose che non ti aspetti

Io e la Laura abbiamo sempre sostenuto che i luccichini portassero cambiamenti... e come ogni anno ecco che dicembre si rivela periodo di rivoluzioni. Stamattina ho avuto in mano il documento che probabilmente cambierà il mio futuro, almeno nell'immediato... ho paura di questo passo per me abbastanza radicale e ovviamente non ho ancora un'idea precisa di come saranno le mie giornate nel concreto, ma se non provo non lo saprò mai, e il 2009 mi pare il momento giusto per fare un po' la "yes woman"! :-) Tornata a casa poi ho avuto un'altra graditissima sorpresa... non me l'aspettavo proprio, visti i voti di alcuni degli esami in itinere, eppure sono riuscita a raggiungere il terzo posto nella graduatoria dei voti finali del master, il che mi ha permesso fra l'altro di ottenere una borsa di studio che non sognavo davvero di poter vincere... Ovviamente copre solo una minima parte delle tasse pagate, ma è stata davvero una grandissima soddisfazione, a maggior ragione perchè totalmente inattesa... and just when I needed an ego boost! Nel pomeriggio un giro a Santa Lucia, come da tradizione... giro per altro un po' deludente, francamente le bancarelle quest'anno non sono niente di che... meno stand, meno scelta, prezzi più alti. Ma è stato bello comunque, sia per la compagnia, sia per il tentativo di risvegliare quel Christmas cheer che quest'anno non mi ha ancora colpita (il che è grave, di solito mi arriva già da fine novembre...). Sul momento non c'è stato alcun effetto, ma rivedendo le foto comincio ad entrare nel mood giusto... non c'è male, all'alba del 24 dicembre!
Poichè ovviamente la Vigilia sarà stracolma di cose da fare, chiudo qui il post, ma non prima di aver augurato uno splendido Natale a chiunque passi da queste parti!


Allie

mercoledì, dicembre 17, 2008

"Alla Ricerca dei Sempre nel Mai"

Qualche giornata decisamente impegnativa in chiusura d'anno... La discussione della presentazione sullo stage, che da un lato mi permette di archiviare definitivamente gli impegni del master, ma dall'altro sancisce la fine di un curioso mondo che mi aveva davvero conquistata. La dimensione del master è davvero strana, prima ci si trova praticamente a convivere con ventinove sconosciuti, radunati da varie parti d'Italia e piazzati per 20-30 ore a settimana nella stessa stanza, neanche fosse un reality show... Poi dopo qualche mese ognuno riprende la sua strada, sentendosi un po' disorientato... e nel mio caso anche molto dispiaciuto, perchè in quest'anni di scelte e delusioni mi ero trovata davvero bene nel microcosmo forlivese, nonostante l'inizio per me difficoltoso e il pendolarismo a cui sono intrinsecamente allergica. Ci sono varie persone che vorrei davvero poter inserire nel panorama della mia quotidianità, com'è stato da gennaio a giugno... Ma ancora una volta mi ritrovo a constatare come l'Altrove interferisca coi miei desideri. Per fortuna abbiamo avuto modo di celebrare gli ultimi due giorni e di passare un po' di tempo insieme... e ora attendo con ansia il 15 gennaio, nonchè la Potter Night che abbiamo in programma!
Venerdì ho chiuso un'altra questione in sospeso da tanto, troppo tempo... Dopo anni di attesa (visto il fiasco della prima esperienza) mi sono finalmente decisa a farmi togliere l'ultimo dente del giudizio, inclinato e a rischio nervo. Ora ovviamente accuso, molto più che nel caso dell'arcata superiore, ma se non altro sono davvero contenta di non dovermi portar dietro questa situazione e di averla gestita in tempo per riprendermi per l'anno nuovo. Già, perchè ha prescindere dalla scelta lavorativa che ormai ho praticamente già fatto, in qualche modo sono convinta che il 2009 mi porterà lo spazio e i mezzi per sistemare tante delle cose che al momento non vanno. Non ho mai dato particolare peso alla presunta dicotomia fra un determinato anno e il suo successore, prima di tutto perchè non vedo perchè le cose debbano cambiare il primo gennaio e non magari il 24 maggio o il 2 ottobre, e poi perchè da brava studentessa at heart per me l'anno comincia a settembre. Non ho neanche mai creduto alle varie superstizioni sugli anni pari o su quelli bisestili, nonostante abbia sempre preferito la verve spigolosa dei numeri dispari piuttosto che la bonaria melensaggine di quelli pari. Eppure il 2009 mi ispira molto più di questo 2008 calante, in barba al fatto che non credo di aver mai mantenuto i miei buoni propositi in nessun ambito. Intendiamoci, non penso certo che il 2008 sia stato un agglomerato di pura negatività: sarò anche una fase pessimista, ma sono ancora in grado di riconoscere tutte le cose belle che mi sono capitate o che sono riuscita a far capitare... il master e il mondo dei language addicts, lo stage e la scoperta che il lavoro in azienda mi piace più di quanto non credessi, i bei viaggi vicini e lontani... e soprattutto una scelta importante che mi ha cambiato l'esistenza e per cui non smetterò mai di essere grata. Ma le scelte ovviamente comportano rinunce e cambiamenti, ed entrambe le cose mi hanno lasciata piuttosto scossa, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti in cui non ho alcun controllo. Ci sono cose che mi hanno lasciata perplessa, cose che mi hanno infastidita e cose that made me cry my heart out, perchè purtroppo a volte le situazioni cambiano e non c'è verso di arginare i danni, per quanto ci si faccia scudo di tutta la propria forza di volontà e ci si metta l'anima - soprattutto quando i cambiamenti non avvengono per cause "naturali" (si cresce, si comincia a lavorare, si va a vivere da soli e via dicendo) ma per pura indifferenza, o, ancora peggio, per accanimento in negativo. Ne ho parlato tanto, cercando di sviscerare e magari tamponare i problemi, e ringrazio di nuovo chi ha avuto la pazienza di starmi a sentire e consigliarmi. Ora credo di essere arrivata in fondo, e il mio autoaugurio per l'anno nuovo è di riuscire a muovermi attivamente per sentirmi meglio nel profondo. Stanotte ho finito di leggere "L'eleganza del riccio", di Muriel Barbery, che puntavo da tempo. Non è da premio letterario e si perde un po' troppo in divagazioni filosofiche, ma tutto sommato mi ha lasciato una bella impressione e mi ha fatto riflettere sulla necessità di "costruire, non demolire". Di cose da smantellare ce ne sono sempre, ed è vero che a volte occorre farlo per ricominciare... ma sono stufa di constatare le situazioni negative e spero davvero di imparare a reagire in modo più costruttivo.
Chiudo con qualche altra citazione che vorrei tenere con me, più che a livello programmatico, a livello di fascinazione per la cultura giapponese e per la mia beneamata bevanda ambrata.

"Allora beviamo una tazza di tè. E come Kakuzo Okakura, l'autore del Libro del tè, che si addolorava per la rivolta delle tribù mongole che nel XIII secoloaveva distrutto l'arte del tè, il più prezioso tra i frutti della cultura Song, anch'io so bene che il tè non è una bevanda qualunque. Quando diventa rituale, rappresenta tutta la capacità di vedere la grandezza nelle piccole cose. Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire, oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell'animo una gemma di infinito?"

"Tè e manga contro caffè e giornale: l'eleganza e l'incanto contro la triste aggressività dei giochi di potere degli adulti."

"Fatevi una sola amica, ma sceglietela con cura."

"Allora, pioggia d'estate."

"Forse essere vivi è proprio questo: andare alla ricerca degli istanti che muoiono."

"Forse in fondo la vita è così: molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. E' come se le note musicali creassero una parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai. [...] Perchè d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nei mai. La bellezza, qui, in questo mondo."

Allie