lunedì, novembre 27, 2006

"...Where 7th Avenue meets Broadway..."

Quante cose da raccontare e quanto poco tempo... sono alle prese con il soggetto del mio progetto di sceneggiatura che andava spedito via mail... ehm, ieri sera! In realtà degli altri sei del mio gruppo solo due hanno mandato le loro bozze e una terza si è proprio ritirata dal corso... Insomma, non andrebbe così male se non fosse che non sono del tutto soddisfatta della mia storia! Mannaggia a tutti i film horror che guardo, l'elemento "disturbing" si infiltra anche in progetti che ricercavano un'inquietudine completamente diversa! Vabbè, staremo a vedere che ne salta fuori... Intanto sto nuovamente spostando il focus sulla poesia, visto che devo produrre writing samples a tutto andare per le applications... E visto che mi sono letteralmente innamorata del programma di Literary Arts di Brown. Martedì sono stata a Providence con Sita, ho visitato il campus e parlato coi professori... il Master of Fine Arts di cui sopra è semplicemente perfetto, nonché finanziato. Piccolo particolare: acceptance rate del 2%, e la mia application al momento è alquanto debole (per giunta per questo specifico programma non serve nemmeno il GRE, che invece poteva darmi qualche punto in più, se non altro per dimostrare che so scrivere in inglese anche se non sono native speaker). Anyway, oltre a quello ci sono altri tre programmi davvero interessanti... mamma mia quanta scelta! Il posto è delizioso, a u ancor più di Starbucksn'ora da Boston e sulla cosiddetta "Commuter Rail", il che implica una spesa di 12$ A/R invece che un centinaio (Yale)! Il campus ricorda un po' Penn (il che per me è una gioia :-p) e un po' Harvard, i professori sono stati tutti disponibilissimi, l'ambiente sembra davvero accogliente e, come chi conosce l'America e la sottoscritta potrà notare nella foto a destra, c'è perfino un Au Bon Pain (una catena che adoro ancor più di Starbucks!).
Ma Providence non è stato l'unico viaggio di questa settimana... finalmente sono riuscita a tornare nella mia amatissima New York, che ogni volta mi sorprende e mi conquista ulteriormente... E' stato arduo scegliere una citazione per introdurla, alla fine ho dato spazio ai Pet Shop Boys (da "New York City Boy") perchè in effetti ho passato molto tempo appunto dove la Settima Avenue incontra Broadway (aka Times Square!!), ma erano in lizza anche "Don't you love New York in the fall?" (da "You've got m@il", scartata perchè in effetti il clima non è stato dei migliori) e soprattutto "Today's the Macy's Day Parade", dai Green Day. Già, perchè sebbene la parata che ha raggiunto quest'anno la sua ottantesima edizione sia in sostanza un'immensa operazione pubblicitaria (fra gli enormi "floats", pupazzi gonfiabili usati come carri da carnevale, presenziano ad esempio -orrore, orrore- Ronald McDonald e l'omino Pillsbury, una sorta di Piccolo Mugnaio Bianco), alla fin fine la manifestazione è ormai un'istituzione americana quasi quanto il tacchino ripieno, e da tempo mi riproponevo di andare a vederla un anno (con sguardo da antropologa-sociologa, ovviamente :-p). E così ecco che io e Stefano ci siamo fatti le nsotre brave 5 orette sul pullman dei cinesi (30$ andata e ritorno!) e siamo arrivati nella città che non dorme mai, puntando subito verso Brooklyn per lasciare gli zaini a casa di Vincenzo, che ringrazio ancora di cuore per l'ospitalità e soprattutto per la compagnia!! Poi di nuovo rotta verso il centro, per passare un'oretta con Margherita. Trovarci in Times Square è stata veramente un'esperienza surreale: eravamo a due Starbucks diversi e camminavamo l'una verso l'altra cercando di darci indicazioni via telefono... ma è quasi impossibile trovare punti di riferimento che spicchino in un luogo dove TUTTO brilla, luccica, si muove, scintilla, inclusa la fermata della metropolitana! Alla fine ce l'abbiamo fatto, ma purtroppo il tempo è volato fra drinks caldi per me e Stefano (resistere a Starbucks sotto Natale è impossibile: nuovo tè speziato "Joy" e ottimo simil-cappuccino "Gingerbread Latte"), pizza per Margherita e soprattutto tante chiacchiere concitate nel tentativo di aggiornarci su tutto... Davvero un peccato averla dovuta accompagnare così presto a Port Authority a prendere il bus per Philly (lieve invidia, però :-p), ma ci rifaremo a Natale!!!
La nostra serata è proseguita con una puntata da Toys R Us... ebbene sì, un negozio di giocattoli, che però è quasi un parco di divertimenti, con tanto di ruota panoramica! Dopodichè serata al Greenwich Village, in zona NYU; cena e drinks con Vincenzo e Maya, che finalmente sono riuscita ad incontrare dopo mesi di comunicazione telematica. Maya (italiana anche lei) ha fatto il master che mi interessa a BU e ora è intern al Tribeca Film Festival... unpaid, ma intanto almeno si guarda un sacco di film!!
La mattina fra una cosa e l'altra siamo arrivati verso la fine della parata (per una volta non era nemmeno colpa mia! Giuro!), ma in fondo non è stato un male perchè di pioggia ne abbiamo preso comunque tutto il resto della giornata! (Foto a sinistra: Garfield; a destra il Polar Express!). La solita organizzazione americana ci ha fatti poi sentire un po' come criceti in gabbia: percorso obbligato per permettere a tutti di vedere qualcosa... ma non ci si poteva fermare un momento! Comunque nel complesso sono stata soddisfatta, anche se non siamo riusciti a vedere il float di Snoopy!
Una volta finito il tutto (e in verità l'entusiasmo è scemato rapidamente tra la folla infreddolita) abbiamo cercato con scarso successo qualche musical pomeridiano (e abbordabile) e siccome anche i musei erano chiusi abbiamo finito col girovagare per Midtown, sguazzando nelle scarpe zuppe... ma per New York questo e altro!! Un giretto per Bryant Square, da cui si vedeva il mio Empire avvolto nella nebbia... poi tappa fondamentale al Rockefeller Center, che adoro, come ben saprete... angioletti vari e altre decorazioni natalizie cominciavano a far capolino, ma L'Albero (Dave: Home Alone 2 questo 24?) era ancora spoglio... mi toccherà proprio tornare a dicembre quando sarà illuminato! ;-) Dopo pranzo (all'interno del Rockefeller) Vincenzo ci ha dovuti salutare, diretto ad una cena di Thanksgiving; noi abbiamo tentato di visitare il Museum of Television and Radio, ma visto che anche quello era chiuso abbiamo fatto un giretto a Central Park, che riesce ad offrire scorci carini anche in una giornata così grigia e nebbiosa! Da lì siamo arrivati a Columbus Circle, da cui siamo ripartiti in direzione Chinatown... ed eccoci di nuovo sul pullman, sigh! Toccata e fuga, insomma, visto che entrambi avevamo mille impegni, ma ne vale sempre la pena... e non vedo l'ora di tornare! Ora invece sarà meglio che torni alla mia sceneggiatura...
A prestissimo,
Allie

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Avventura psichedelica in Times Square - ho ancora i flash negli occhi. E non usero mai piu' Leonardo di Caprio come stella polare per la navigazione. E' la Coca Cola che ci ha riunito e a lei va la nostra fedelta' natalizia! (tanto ha gia' inventato Babbo Natale, quindi non sforiamo di molto).
Pathophys looms, sigh. Baci! Marghe

Anonimo ha detto...

Non concordo sulla Coca Cola, come ben sai, e trovo che, a parte la bella trovata pubblicitaria di Babbo Natale, questa bevanda svilisca ogni possibile senso natalizio, ma ... vi invidio se vi trovate per vedere Home Alone 2!!
Sarina

ps.
ti ricordo che abbiamo parlato di una movie session!