lunedì, dicembre 03, 2007

Walking in a Winter Wonderland

" When it snows, ain't it thrilling,
Though your nose gets a chilling
We'll frolic and play, the Eskimo way,
Walking in a winter wonderland."

- Winter Wonderland



La neige, la neige! Ovvero: come rendermi istantaneamente felice. Non posso farci nulla, è sempre stato così... la fanciullina pascoliana che è dentro di me (e anche fuori: col mio berrettino glitteroso perdo altri 5 anni apparenti!) gioisce appena vede scendere il primo fiocco. Anche prima, in realtà: cielo latteo, aria frizzante... e, una volta tanto, perfetta sincronia col Christmas mood che già impera per le strade (e soprattutto nei negozi: da CVS candy canes e renne di cioccolato trionfano già dal primo novembre...). E di negozi oggi ho fatto veramente il pieno... bisognava staccare e sfruttare uno degli ultimi momenti pre-paper-madness per far scorta di vestiti invernali e pensierini natalizi, e così, grazie a Lorenzo che ci ha gentilmente accompagnate con la sua Volvo acquistata per 500 dollari (amichevolmente detta "lo scassone", in realtà relativamente efficiente), oggi io ed Elena abbiamo dedicato la prima parte della giornata (ebbene sì, mi sono alzata quasi presto di domenica!!) a una maratona shopping al Wrentham Village Premium Outlet. Non è il mio adorato Franklin Mills, ma resta un degno surrogato... e dopo qualche ora di intensa attività motoria (scarpinare e trascinare borse e borsette è meglio della palestra!) al ritmo di Frosty the Snowman e perfino Evenu Shalom Alejem cantata dal vivo da un rabbino e soci, appena dopo aver comprato una giacca invernale... ecco i primi candidi fiocchi. Non tanti da attaccare, e adesso siamo già passati a quello che The Weather Channel definisce "wintry mix" (ormai anche i siti meteorologici assoldano copywriters in questo pazzo paese!)... ma tant'è. Un lievissimo strato bianco mi è bastato, ed è stato bellissimo anche camminare verso il dipartimento in un silenzio totale. Già, ecco un altro privilegio dei dottorandi: una copia delle chiavi del dipartimento, per potercisi rifugiare quando ci pare. Uno dice: "Beh, certo, come se avessi intenzione di passarci la domenica!"... e invece poi succede davvero! Alla fin fine è un posto accogliente: dispenser d'acqua, biscotti leftover dall'ultima serata Antonioni (skippata dalla sottoscritta causa pressione sotto zero!), bollitore per fare il tè... ma soprattutto due megaschermi su cui guardare, in questo specifico caso, l'Inferno dantesco nella versione di Peter Greenaway. Ringrazio pubblicamente Antonella che si è sorbita con me questo "exercise in psychedelia" (parole sue) fino al "caleidoscopio di merda" della palude stigia (sempre parole sue) - non sarà un capolavoro, ma ora posso cominciare a scrivere... e sarebbe il caso, il tempo stringe e io continuo a perdermi nelle mie riflessioni... bando alle ciance, dunque: "non è più tempo di gir si sospeso" (Purg., XII, 78).

Allie

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma i luccichini non ci sono?

Allie ha detto...

Ci sono, ci sono... e si sa che portano cambiamenti, no? :-)