venerdì, gennaio 11, 2008

Little Miss Ruby Soho

"The future's in the air
I can feel it everywhere
Blowing with the wind of change

Take me to the magic of the moment
On a glory night
Where the children of tomorrow dream away
In the wind of change..."

Scorpions, "Wind of Change"


Non ho mai amato le scelte. La Reginella delle Porte Aperte, del Non Lasciarsi Sfuggire le Opportunità, non può per definizione accettare il fatto che esistano momenti in cui prendere una decisione sia inevitabile. E invece è così. La vita in fondo non è poi così diversa dal compito del traduttore descritto da Eco in Dire Quasi la Stessa Cosa: anche ipotizzando l'esistenza del Destino, di Dio, della Provvidenza, del Caso o comunque di un'entità che ci offre, più o meno rifinito, il materiale con cui tessere il nostro futuro, alla fine della fiera siamo noi a doverne "realizzare il sistema di significati", come direbbe Federico Bertoni, a dover procedere per piccole e grandi scelte senza che ci sia necessariamente una strada (più) giusta. Certo, ci sono cose su cui non si ha alcun controllo, nel bene e nel male; ma per tutto il resto, per quando si possa far del fatalismo una vera e propria fede, è arduo esimersi dal tanto meraviglioso quanto temibile processo di decision making. Mi sono sempre ritenuta fortunata ad avere la possibilità di muovermi più o meno in qualsiasi direzione, geografica e virtuale, ma più si va avanti e più le scelte comportano responsabilità e più le varie opzioni diventano mutually exclusive. Il sogno-incubo del finale aperto, e senza tasto "undo" o possibilità di rigiocare la partita per sperimentare un epilogo diverso. Nessuna certezza di salvare Zelda o sconfiggere LeChuck, indipendentemente dalle ore passate a vagare per Hyrule o a veleggiare fra Scabb e Melée.
Ma siamo in ballo, e allora bisogna ballare, ballare e restare sul pezzo, come direbbe qualcuno. E' così che "si diventa grandi", probabilmente (e vedrò di accettarlo prima di dimostrare metà della mia età anagrafica :-p ). Insomma, tutto ciò per dire che, come molti sapranno, per me questo fine2007inizio2008 è stato un periodo di scelte veramente importanti. Ci ho messo l'anima, io con tutte le mie insicurezze, i miei dubbi e i miei pro e contro perfettamente bilanciati. E ci ho messo anche un bel po' di tempo, di energie e di patemi - miei e altrui, e mi fa stare così male l'idea di non aver potuto far nulla per evitare che altri ne soffrissero. Non credo di aver mai fatto nulla di così difficile in tutta la mia vita e ho ancora il terrore delle conseguenze, del dovermi ricreare un mondo intorno. Eppure è così, ho fatto e sto facendo del mio meglio per modellare il mio presente e il mio futuro. Annonuovovitanuova più che mai, dunque. Tanti progetti, nessuno ancora sottoscritto, il solito punto interrogativo all'orizzonte (tanto per dar ragione a Tim e Lars qui sotto). Ma intanto la gioia di essere a casa, di sentirmi bene nel mondo che mi è mancato più che mai, di muovermi nei miei spazi e fra la mia gente, del (ri)definirmi a poco a poco accanto alle persone care.

" Ruby's fading out she disappears it's time, time to say good-bye..."
Rancid, "Ruby Soho"

Allie

3 commenti:

Sback ha detto...

Dai non ti scoraggiare, credo che non ci sia bisogno di una volonta` per crearsi il mondo che ci circonda: basta vivere tutti i giorni, senza essere troppo ossessionati dal futuro o dal passato.

E` un periodo da "linea d'ombra", ma come potremmo definirci senza fare delle scelte forti?

Keep on rockin' in the free world!

Allie ha detto...

In realtà non sono poi così scoraggiata... perplessa e confusa, sì, ma pur sempre ottimista! Comunque grazie!!

Allie

Anonimo ha detto...

lo so, in quel di bologna e non te lo dissi, mia fanciulla bella. avevo poco tempo e tante tappe da fare. ma io tornerò e un giro allo splendido mercato non ce lo toglie nessuno.
un bacio immenso, stefi