venerdì, aprile 13, 2007

"...Whirling like a cyclone in my mind"...

Ok, ok, fingerò che i versi della canzone da cui ho tratto il titolo di questo post mi siano entrati in testa grazie a Barry Manilow o al massimo a Donna Summer, ma chi mi conosce sa bene che ho conosciuto "Could it be magic" grazie a qualcun altro, una dozzina d'anni fa (e che sarei stata un'ottima talent scout all'epoca! :-p).
La sostanza comunque non cambia: credo che questo sia uno dei periodi più intensi che io abbia mai vissuto, forse secondo solo al periodo Penn (preparativi inclusi). Pensavo di essere già un bel po' incasinata con le mie scelte... scelte che influenzeranno tutti gli ambiti della mia vita, certo, ma che per il momento governavano soltanto il mio piccolo grande mondo mentale. Decisioni di cui ho sviscerato i pro e i contro per anni, che erano presenti in nuce già dal secondo semestre a Philly, e di cui ho discusso fino alla nausea con chiunque avesse la pazienza di ascoltarmi e consigliarmi (e ringrazio pubblicamente chi l'ha fatto). Questioni che mi alienavano (e ancora mi alienano) un po' dal mondo circostante, in cui per altro cercavo di rituffarmi per reazione, rimandando all'inverosimile il momento della decisione... Insomma, era già uno strano periodo di per sè, non so che impressione posso aver dato, ma credo di essere parsa a tratti spensierata e in pieno kazzeggio post-consegna-tesi e a tratti (o forse sempre, agli occhi di chi mi conosce meglio) in totale crisi esistenziale a proposito del Futuro. Ovviamente all'atto pratico ero davvero libera di uscire quando mi pareva e dedicare più tempo a tutti, e in effetti dal 9 febbraio (data del parto della mia seconda creatura accademica, per chi non si fosse accorto del mio improvviso ritorno alla vita) fino a qualche giorno fa credo di essere stata in casa tre o quattro sere al massimo. Un po' è perchè io sono fatta così, è nella mia indole alternare periodi di workaholicism (o meglio, studyaholicism) ininterrotto a pause di nullafacenza (per la serie "ho 25 anni e ho imparato a darmi una regolata..." tsk!), un po' è perchè francamente dopo quattro mesi lontana dagli amici e due di reclusione applications/tesi avevo solo bisogno di svago e di vita sociale non-stop... Ma in parte, e in buona parte, dietro tutti i miei tentativi di passare più tempo possibile con le persone che popolano il mondo bolognese a cui sono indissolubilmente legata c'era e c'è l'angoscia per il grande interrogativo che mi ritrovo davanti. Un interrogativo che domani avrà una risposta formale, ma che a livello concreto si risolverà solo nei prossimi anni, e in tutta franchezza non so proprio come. Credo che alla fine il fax che dovrò inviare fra poche ore conterrà una risposta positiva, i pro di questa decisione sono innegabili e infiniti e sono determinata a vivere la nuova avventura con il miglior stato d'animo possibile.
Ma devo ammettere che, oltre alle incertezze che già mi assillavano (provate a conciliare l'indecisione cronica con la necessità di ipotecare cinque anni di vita!), le ultime settimane hanno portato un bel po' di scompiglio nel mio microcosmo, sommando alle solite, irrinunciabili pare mentali una buona dose di avvenimenti concreti e quanto mai palpabili.
Prima la laurea, che pensavo di prendere con più filosofia dell'altra, ma che alla fine ho vissuto con la solita agitazione e con le solite corse all'ultimo minuto, anche perchè venerdì 23 la mia relatrice mi ha chiesto di preparare una specie di presentazione da spedire alla commissione prima della discussione di lunedì 26... Inutile dire che ho spedito il malloppo la domenica sera, ma ancora ignoravo che serviva per quell'inattesa dignità di stampa che mi ha lasciata di stucco quando "el Emperador" (così lo chiamano!) me l'ha comunicata (dopo avermi per errore proclamata Dottoressa in Lingua e Letteratura Spagnola, ma questa è un'altra storia!). Insomma, una grande emozione e la gioia di avere intorno gli amici e la famiglia (persino il nonno, che si era sempre rifiutato di andare alle lauree). Ovviamente non avevo chiuso occhio ed ero completamente nel pallone, non ricordo molto del post-discussione, ma non importa... Un bel giretto sotto una pioggerellina molto British (anche se devo ammettere che la mia fase rain-loving è un po' calata!), alla faccia della permanente che tanto non ha retto ugualmente, una cioccolata calda con i superstiti e la sera, ça va sans dire, un cinemino - era lunedì! Sorvoliamo sul fatto che non sono riuscita a vedere Saw 3 e che poi l'hanno tolto dalle sale (ma io, Frens e Charro abbiamo fatto comunque la maratona Saw 1 & 2 la domenica dopo!), 300 (o "Zoo", come dice Riqui) era la mia seconda scelta in fondo... Ok, è stato piuttosto deludente, principalmente per il pessimo doppiaggio (ma come?!? è il vanto del cinema italiano!) e per il Serse drag queen (altro che dio-re!), ma spezzerò una lancia in favore della cura a livello visivo, con la solita desaturazione dei colori ormai associata alle trasposizioni milleriane (ma sia chiaro, Sin City è tutta un'altra cosa!!). Del resto ero troppo esausta per godermi qualcosa di più impegnativo, e nonostante abbia deciso di partecipare al Bang! post-cinema a casa di Michele, il povero Pixie Pete ha avuto una vita davvero breve...
Dopo la laurea sono iniziati i mille preparativi per i due grandi eventi successivi, la festa e la partenza... Nel frattempo si è aperta l'opzione BU College of Communication, che si è fatta meno remota quando si è profilata l'opportunità una mezza borsa di studio... insomma, pensieri, pensieri e pensieri, ma anche un sacco di cose da sbrigare a livello pratico. La festa comunque è riuscita piuttosto bene (almeno per quanto mi riguarda, spero che lo pensino anche i presenti!), avevo stabilito un fil rouge cinematografico che ha raccolto adesioni a metà (qualche costume integrale, come l'Annegret in versione Iene, svariati particolari ispirati a film, fra cui i miei stessi dettagli arweniani: acconciatura e ciondolo originale! Mi piaceva troppo, finalmente un'occasione per farmelo regalare!) ma che comunque mi ha tenuta impegnatissima per vari giorni fra le locandine e le decorazioni delle torte! Mannaggia a me quando dicevo "non ho tempo nè energie da investirci"! La serata comunque mi è volata, ho parlato 5 minuti con ciascuno e in men che non si dica eravamo già lì a sistemare tutto (rinnovo pubblicamente i miei ringraziamenti agli stoici supporters che hanno resistito fino all'ultimo, nonchè a chi ha raccolto la mia proposta film all'alba delle 4 di mattina: a Micky e Boss che hanno tentato di non addormentarsi davanti a Shutter - con più o meno successo! - e all'Eleonora che è rimasta con me per un revival televisivo che lasceremo nell'oscurità perchè... una parola è troppa e due sono poche!).
Sempre all'Ely devo la mia quindicesima serata cinematografica dell'anno... ebbene sì, ho calcolato che da quando ho consegnato la tesi sono stata al cinema 15 volte, per altro pagando la tariffa intera solo in un'occasione (per l'Arte del sogno, che almeno la valeva!). Per il resto lunedìtifosi, ferialistudenti o biglietti omaggio... e poi mi si chiede perchè non voglio andar via da Bologna!! :-p
Il weekend è proseguito al Cade e con una bella ma letale cena in una bruschetteria a Dozza... ne siamo usciti distrutti! Poi domenica a Marostica per il pranzo pasquale... e con l'arrivo del lunedì la partenza imminente si è fatta improvvisamente reale. Quattro ore di discussione concreta sul futuro, poi corse qua e là, ultimi acquisti, valigie, saluti... e mercoledì sera il "solito" imprevisto pre-partenza. Ora, non è che io sia particolarmente propensa a credere ai segni del destino e ho archiviato l'epoca delle "previsioni" (Lauretta, non avertene a male, incredibilmente perfino noi possiamo crescere! Comunque... i luccichini porteranno sempre cambiamenti! :-p), però giuro che il giorno prima del prossimo volo per Boston mi barricherò in casa!!! Nove anni che guido il mio fido F10, a parte la prima caduta mai un problema... e proprio martedì sera una ragazza mi taglia la strada di netto. Ho frenato e piegato a sinistra, ma non c'era proprio spazio d'azione. E' stato tutto surreale e "normale" al tempo stesso, nel senso che da un lato non mi sono vista passare la vita davanti e dall'altro sono rimasta molto più calma del mio solito, principalmente perchè l'altra ragazza era così agitata che per reazione ho cercato di controllarmi. Ovviamente ho retto finchè non mi sono sentita una gamba bagnata, ho toccato i pantaloni credendo che il ghiaccio dei paramedici avesse perso acqua e mi son ritrovata la mano insanguinata... la mia emofobia ha effetto istantaneo! Comunque quei pochi che non hanno ancora sentito il racconto del fattaccio non si spaventino: nonostante le varie ore al Rizzoli alla fine posso baciarmi i gomiti (che pure non sono al loro top! :-p). Non era un incidente particolarmente grave e sapevo di non aver rischiato la vita, anche perchè andavamo a velocità normale, però poteva andar molto peggio perchè abbiamo evitato di poco una colonna e in ogni caso un motorino non ha la stabilità di una macchina. Alla fine me la sono cavata con una gamba malandata (contusione al polpaccio già in miglioramento, 5-6 punti per un taglio sulla coscia), mille lividi (che si intoneranno perfettamente col mio colorito eburneo :-p) e un male al collo post-traumatico che spero si risolva presto. Naturalmente quando ho visto la ferita (con mia mamma che diceva "beh, dai, è come un fiore"... ma a me pareva di vedere una sezione di me stessa!!) e quando me l'hanno ricucita ho un po' strippato, ma per il resto sono stata più tranquilla di quanto non mi aspettassi io stessa!! Ringrazio però tutti i miei angioletti custodi: lo staff del Rizzoli (mai trovato personale così gentile!), la mamma (che si sta guadagnando la santità con tutto quello che sta facendo per questa storia!), Thomas che mi ha accompagnata al pronto soccorso, Michele, Boss e l'Elena che mi sono venuti a riprendere e mi hanno aiutata ad arrampicarmi per le scale di casa mia, nonchè tutti gli altri che sono stati presenti con visite, telefonate, sms, facebook posts... grazie, davvero grazie, non avete idea di quanto abbia significato per me avervi tutti intorno!
Ovviamente questo ha influito notevolmente sul mio umore... in questi momenti è così rassicurante essere a casa propria, circondati da persone care e in grado di prendersi cura di noi... insomma, anche se nella disgrazia è andato tutto bene, resta il fatto che mi sono sentita ancora più destabilizzata all'idea di andarmene dall'altra parte della luna per cinque anni.
Però è pur sempre l'occasione della vita... insomma, già sono le sei di mattina, prevedo una lunga nottata di riflessioni! E poi... beh, farò appello a tutto il mio coraggio... E intanto mi "godrò" questi altri giorni bolognesi, non sono le circostanze migliori ma ne approfitterò per farmi coccolare!!
Grazie a tutti, per tutti i motivi che già sapete...

"...Oh, could this be the magic at last?
Could it be magic?"

Allie